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Come sempre ero tranquilla- mente in cella, e ad un tratto sento il solito frastuono arrivare dalla seconda sezione, che si trova al piano inferiore, ma siccome non era una novità quel frastuono che si senti- va, non ci avevo neanche dato peso. Ma dopo pochi minuti comincio a sentire un leggero odore di fumo, socchiudo la porta blindata, per non senti- re più quell’odore, ma dopo 20 minuti l’odore aumenta, mi affaccio alla finestra che guar- da verso il fiume e al muro di cinta per chiedere all’assitente di polizia penitenziaria che cosa stava succedendo e per- che c’era l’odore di fumo, ma l’assistente essendo sul muro di cinta non sa rispondermi . Dopo pochi minuti mi avvio verso la porta blindata pere vedere fuori se c’è fumo, Ma come apro la porta blindata di botto entra un’enorme nuvola difumonero,corroversolafi- nestra, mi affaccio e incomin- cio assieme tutti i compagni di cella ad urlare AL FUOCO, dopo una decina di minuti ci vengono a prendere, aprono la porta e ci fanno uscire, ma c’è un problema, abbiamo un compagno di cella invalido su sedia a rotelle, lo tiriamo giù dal letto e lo adagiamo sulla sua sedia, lo spingiamo ver- so l’unica uscita disponibile, su una scala a chiocciola, perche l’altra è impraticabile dal troppo fumo, arrivati alla scala assieme agli assistenti di polizia penitenziaria alzia- mo la sedia a rotelle con su il nostro compagno di cella e incominciamo a scendere molto lentamente (la scala è molto stretta, ci si passa a malapena), finalmente siamo arrivati al piano terra, ci con- ducono fino all’aria e ci dico- no di aspettare. Trascorrono i minuti, sentiamo le sirene dei pompieri .Dopo un pò di tempo, ci fanno salire uno alla volta, ci fanno i controlli ade- guati, e su in cella a lavare e pulire.

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