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“Cosa siamo?! Niente in so- stanza “. Alla luce del sole dei Leoni, che combattono col proprio destino dentro una gabbia, imbattibili ma è solo apparen- za... Al calar di esso ci fa luce la Luna che illumina i nostri visi fragili e il nostro morale zoppicante... Illumina meglio, il duro confronto con noi stes- si. Ci fa riflettere in abbondan- za sul luogo disumano dove siamo intrappolati. Le ferite inesorabilmente si moltiplica- no, e nel tempo quelle cicatri- ci indelebili si osservano con quel pizzico di malinconia... Tutto quello che ci rimane , è un bel niente in sostanza . “Un paradiso illuminato dai ba- gliori dell’inferno, comunque , malgrado tutto , un paradiso “. Gentili signori , vi chiedere- te chi sono?! Ed io vi rispondo a tono. Sono un umano, sono un essere vivente... Gentili si- gnori , mi chiedete come sto ?! Onestamente, ve lo direi ma non lo so. Se la mia rabbia avesse voce, farebbe tremare questo indesiderato albergo, con un boato assordante da far crollare tutte le mura... Genti- li signori, mi chiedete cos’ho?! Sinceramente, ve lo direi ma non lo so. Se il mio animo ri- belle non fosse così confuso, nella quiete sentireste meglio la mia frustrazione... Gentili signori , non mi vedrete per un po’ e vi chiederete dove mai sarò?! Volentieri ve lo direi ma, questo Spirito così desi- deroso di volare, pure per me è assai veloce... Fino alla pros- sima reincarnazione, nemme- no io lo saprò. Gentili signori, non mi chiedete più niente?! Aaahhh, se la mia felicità po- tesse esprimersi, la adorereste questa limpida mente, che in fondo è meno di niente . “ Un paradiso illuminato, ai ba- gliori dell’inferno, comunque malgrado tutto, un paradiso “. Gentili signori , mi chiamo El- vis e non indosso maschere, guardatelo bene questo viso... Vi ringrazio, Vi saluto, e mi rinchiudo nella mia stanza ad un solo uso .

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