LA MIA ESPERIENZA
PRISON CHRONICLES / 2010 N.7
KA
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Sono un ragazzo 32enne nato in Marocco e residente in Italia da ormai 21 anni. Fino al mio arresto avvenuto nell’ottobre del 2009. Ho sempre lavorato regolarmente e vivevo una vita tranquilla. Appena entrato in carcere, dopo un solo giorno, sono stato richiuso in una cella insieme ad un malato di mente. Lui è stato il mio compagno di cella per due mesi, periodo durante il quale dovevo fungere da piantone notturno con con- seguente impossibilità di dormire una notte intera. Questa esperienza negativa, non solo mi ha causato un notevole disagio, ma sono rimasto alquanto rammaricato dal fatto che nessuno si è degnato di ringraziarmi per il servizio presta- to. A distanza di un ulteriore mese sono stato testimone di un particolarmente grave caso di autolesione da parte di un altro detenuto. Grazie al mio intervento di mediatore l’interessato è stato salvato e ho ricevuto un encomio da parte della direzione del carcere. Della vita in carcere posso sicuramente affermare che conflitti tra detenuti, l’istigazione, l’invidia, la falsità ed il par- lare male di altre persone, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Inoltre, ci sono persone come me, che a distanza di oltre un anno dal loro arresto vorrebbero lavorare in carcere ma non vengono considerate, mentre altri detenuti trovano impiego dopo pochi mesi. Da parte mia faccio comunque di tutto per poter vivere la mia vita da carcerato con la massima serenità, nonostante la gente ancora oggi tenda a diffidare delle persone prove- nienti da paesi stranieri e credenti in religioni diverse.
RORHOF