PRISON CHRONICLES / 2008 N.4
LETTERA AI MIEI FIGLI
Zajo
------
Con questa mia lett era voglio sopra ogni cosa farvi capire quanto vi voglio bene.
Io, padre, ora detenuto dallo stato e ostacolato dal poter stare con voi quando ero libero.
La lunga lontananza tra noi non ha fatto e non farà mai cambiare il mio amore nei vostri confronti, nessuno e niente potrà far sì che questo accada.
A meno che voi un giorno, quando sarete più grandi, non mi direte: papà non ti vogliamo più. Allora getterò le mie speranze e quel pezzo di cuore rimasto illeso dalle dure prove della vita che non mi ha mai riservato grandi cose, tranne voi.
Siete voi che in questi anni mi avete dato la forza di continuare a far si che i colori e le sfumature rimanessero tali, là dove di solito non può esserci che il nero.
Di sicuro io ho sbagliato nei confronti della legge, facendo sì che essa mi rinchiudesse in carcere. Ognuno è giusto che si prenda le proprie responsabilità e paghi il suo debito e nessuno potrà dire che il vostro papà non lo ha pagato.
Io so che a voi non ho mai fatto del male e questo è quello che conta. Lo so che molti compleanni, natali e avvenimenti nei quali i padri e i fi gli dovrebbero stare insieme, per noi non ci sono stati, ma vi posso assicurare che non c’è mai stato giorno che io non vi sia stato vicino e non vi abbia pensato.
Lo so che non è molto, ma purtroppo non ho altri mezzi per fare diversamente. Vi prometto che un giorno vi racconterò come sono andate le cose cosicché potrete essere voi a decidere se io sarò degno di essere chiamato papà.
La vostra decisione per me sarà sacra, nessuno dovrà interferire su di essa, saranno solo i vostri cuori a decidere, ma sappiate che qualsiasi cosa decidiate il mio amore sarà vostro per sempre.
Vi mando un grande abbraccio con tutto l’amore di un papà che abbracci purtroppo ve ne ha potuti dare pochi e vi mando questo regalo per natale fatto anch’esso con amore e passione.
Ciao Maya
Ciao Gabriel
Il vostro,
per sempre,
papà.
RORHOF