PRISON CHRONICLES / 2010 N.7
NEL MEZZO DEL CAMMIN... ERA SMARRITA
Riccardo M.
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“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura che la diritt a via era smarrita" Citava così, Dante, in una delle sue più grandi opere, una citazione, l’inizio di un cammino, che più o meno tutt i hanno vissuto, per motivi diversi; per varie ragioni, ci siamo trovati, quasi tutti, in quella selva oscura, dove abbiamo, a fatica, iniziato il cammino alla ricerca della serenità interiore.
Mi presento. Sono Riccardo e sono un detenuto della C/C di Bolzano.Sono qui dall’agosto 2009, dopo aver vagato, per lungo tempo in quella selva oscura, resa ancora più oscura dall’uso, meglio, l’abuso di stupefacenti e alcool. Erano un rifugio ai miei fallimenti, un continuo scappare dalle paure!!! Sono scappato fino all’agosto... quando ho iniziato il mio cammino... in una nuova realtà... una realtà parallela alla vita reale... un mondo a sé... dove il tempo prende un’altra dimensione. Una dimensione sospesa in una specie di mondo dantesco fra l’inferno e il limbo.
Il pricipale nemico è il tempo!!!
Allora, vedi come da piccoli stuzzicadenti, vengono fuori, cornici specchiere, navi o addirittura la riproduzione in scala dei grandi monumenti. Altri inseguono quella vena artistica che hanno dentro di sé e, con matite e pastelli, riproducono disegni dett ati dalla propria mente!!!
C’è anche chi per combatt erlo, il tempo, partecipa a un tour de force di tornei di carte dalla mattina alla sera. Se ti và bene porti acasa tabacco!!! Il tabacco, è la moneta di questo mondo fumoso, i soldi, gli euro, li lasciamo alla gente comune, qui non contano, la vera economia è dett ata dal tabacco!!! È da 10 mesi che faccio parte di questo mondo parallelo. All’inizio sembrava un inferno, lo stacco dalla vita reale, dagli affett i più cari, ma sopratt utt o, dalla libertà... una libertà malgestita, in una società malgestita!!! In una società dove la giustizia utilizza due pesi e due misure, è debole con i forti, e forte con i deboli!!! Quando ero bambino e fi no a qualche mese fa credevo che il carcere venisse infl itt o a chi nuoceva alla società, mafi osi, frodisti, a chi speculava sul citt adino-operaio… invece qui guardandomi attorno, vedo gente comune, gente con alle spalle varim problemi etico-sociali… persone diverse, colpevoli solo di esser riuscite a distruggere se stesse.
Dalla fi nestra, attraverso le sbarre, vedo la società, che non cambia, che non reagisce, che rimane immobile nei suoi errori. A tanti viene tolta la voglia di reagire, anche coloro che tentano di cambiare qualcosa, si fermano, tanto hanno sempre ragione LORO… i colletti bianchi, i perbenisti, che continuano a infett are la nostra società!!! Il carcere, un problema sociale, potrebbe, strutt urato in maniera diversa, essere veramente un valido ausilio per coloro che hanno sbagliato. Così com’è adesso non è utile a nessuno!!!
So che la mia voce, come tante altre, rimarrà inascoltata, che il carcere continuerà ad ospitare poveri diavoli, mentre i veri peccatori-tipo gli avidi, mai paghi, continueranno a guardarci dall’esterno con un sorriso beffardo.
MA IO CI HO PROVATO LO STESSO!!!!!!!!!!!!!!!!!
RORHOF