PRISON CHRONICLES / 2010 N.7
TRE VERI AMICI
A. D. N.
------
Oggi vogliamo scrivere spontaneamente della nostra storia. Veniamo dall’Iraq. Noi siamo tre veri amici dal 1994. Abitavamo nella stessa strada. Proveniamo tutti e tre da famiglie borghesi (in vista), vivevamo bene in Iraq. Abbiamo trascorso bei periodi insieme, naturalmente ci sono state delle difficoltà, ma siamo sempre rimasti uniti. Sebbene molta gente fosse contro di noi, la nostra amicizia era più forte di tutte le difficoltà ,essa non conosceva confini. Negli anni 90 le nostre famiglie ebbero sempre maggiori problemi con il regime di Saddam Hussein. Eravamo sempre più in pericolo, tanto che nel 1999 fummo costretti ad abbandonare l’Iraq. Inizialmente fuggimmo in Turchia, dove rimanemmo per circa due mesi per organizzare la trasferta verso L’Europa. Un giorno ci portarono in macchina fi no al confine con la Grecia, dove incontrammo molto altre famiglie irachene, che volevano anche attraversare illegalmente il confine. Eravamo in tutto circa 60 tra uomini, donne e bambini. Camminammo per circa due ore attraverso il bosco e raggiungemmo un fiume, che attraversammo su piccole barche che ci portarono in Grecia. Proseguimmo per altre due ore attraverso il bosco, sempre di nascosto, finché raggiungemmo un camion. Ci caricò tutti e viaggiammo tutto il giorno, arrivando dopo 18 ore a Salonicco. Da lì proseguimmo in treno fino ad Atene, dove ci fermammo per due mesi in un albergo, in attesa che, ci organizzassero la successiva tappa della nostra fuga. Questa ci portò a Patrasso, dove ricevemmo nuovi passaporti falsi. Da lì salpammo con una nave alla volta di Bari. Arrivati, facemmo subito richiesta di asilo politico. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno ci recammo a Milano, dove cercammo lavoro. Dato che dopo ben quattro mesi la circa di lavoro si rivelò fallimentare, sentimmo che in Alto Adige c’erano molte industrie e che c’erano buone possibilità di trovare un’occupazione. Per questo andammo a Bolzano e trovammo effettivamente lavoro presso la fabbrica di biscotti Loaker. Un giorno incontrammo in città degli iracheni, lì riconoscemmo, perché parlavano iracheno. Loro si trovavano illegalmente in Italia e ci fecero molta pena. Per questo li aiutammo ad andare in Germania. La maggioranza dei profughi iracheni vuole arrivare in Germania, perché li sono tutelati meglio rispetto agli altri paesi europei. Molti di loro scelgono di passare per Bolzano per la vicinanza geografica alla Germania. Per questo motivo incontravamo spesso dei profughi iracheni a Bolzano che avevano bisogno di aiuto. I miei amici non volevano avere niente a che fare con loro, ma io ho sempre aiutato volentieri. Iniziai ad organizzare la fuga di iracheni verso la Germania, pretendendo anche del denaro per il servizio. Non mi era molto chiaro allora di agire contro la legge; importante era per me aiutare i miei connazionali. La mia organizzazione si ampliò. I miei amici ed io ci incontravamo sempre dopo il lavoro, a volte a casa mia, talvolta a casa loro. Un giorno i carabinieri ci arrestarono, anche i miei amici nonostante fossero innocenti. La Polizia ritenne che la mia organizzazione fosse troppo estesa per gestirla da solo. Contro di me c’erano sufficienti prove, ma contro i miei due amici null’altro che supposizioni. Davanti al magistrato mi assunsi tutta la responsabilità, ciononostante infl issero a tutti e tre la stessa condanna: 5 anni di detenzione. Ci troviamo già da 23 mesi nel Carcere di Bolzano. Questo è in breve la mia storia, molti momenti drammatici sono stati omessi.!!!
RORHOF