IL DESTINO
PRISON CHRONICLES / 2013 N.10
EF
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Alcuni pensano che il fato abbia già segnato il futuro di ognuno. Altri invece pensano che il fato dipende dalle scelte che facciamo per segnare il nostro destino.
Io sono dell’idea che il caso ci aiuta a scegliere ciò che il fato ci presenta, per compiere il nostro destino.
In breve volgere di tempo, il fato lascia al caso il destino. Infine, nel breve volgere di tempo, tutto finirà. Dipende solo da noi come. Che la nostra sorte sia nelle mani di un essere divino è dato per certo. Il destino di ognuno di noi è innanzitutto quello di combattere e sconfiggere il nostro lato oscuro. Per poi dare un significato a questo simbolo ∞, che è quello del ciclo di inizio e fine di due mondi che si uniscono in un’unica vita, per procedere e generare altra vita consecutivamente, e dare un senso a questa esistenza.
Chi lo definisce il simbolo dell’infinito sbaglia, perché non rappresenta l’infinito, bensì un ciclo ripetitivo di inizio e fine di ogni cosa. L’infinito lo può rappresentare invece il simbolo del vortice che è anche quello del destino. Un vortice del quale si sa l’inizio ma è sconosciuta la fine. Il vortice del destino, del nostro destino, e sappiate che lo scegliamo soltanto noi, in ogni bivio che il fato ci presenta durante il proseguire della nostra esistenza. Fai si che il caso scelga con diligenza. Dicono: “Tutto quello che ci accade è segnato dal destino”. Io penso che tutto quello che ci accade è il semplice fatto che ce lo siamo cercato (scelto). Quindi, cos’è il destino se non il tracciato che ci creiamo noi? Io il mangiare me lo sono sempre guadagnato. Disonestamente, ma sempre con le mie spalle.
RORHOF